«Il pistolero di Barcellona e il funzionario di Madrid». Socialisti e repubblicani di fronte alla Seconda repubblica spagnola (1931-1936)

Autori

  • Nicola del Corno Facoltà di Studi umanistici dell’Università degli Studi di Milano.

Parole chiave:

Seconda repubblica, antifascismo, socialisti, repubblicani, esilio

Abstract

Tra socialisti, repubblicani, giellisti e militanti della LIDU italiani l’avvento della Seconda repubblica spagnola suscitò, come era comprensibile, un immediato entusiasmo; anticipando di qualche anno il famoso appello di Carlo Rosselli del 1937 «oggi in Spagna, domani in Italia», tra gli antifascisti in esilio si diffuse la speranza che la svolta progressista spagnola potesse fungere da detonatore per una ripresa della lotta democratica nel nostro paese. La sconfitta nelle elezioni del novembre 1933 portò a una discussione all’interno dello schieramento sui limiti e sulle impotenze dell’esperienza di centro-sinistra tra chi reputava il governo di Azaña poco rivoluzionario soprattutto da un punto di vista sociale, e chi lo accusava invece di aver spaventato una certa opinione pubblica moderata assecondando il massimalismo di Largo Caballero e alcune posizioni anticlericali degli anarchici. Dopo la nuova vittoria nel febbraio ’36, gli esuli italiani condivisero l’idea che il Fronte Popolare non dovesse fermarsi a contemplare il mero dato elettorale decretante la sconfitta delle forze conservatrici, ma dovesse accelerare sul terreno delle riforme come non aveva colpevolmente fatto prima. Nel presente intervento si intende ricostruire tale dibattito, a cui parteciparono tra gli altri Aurelio Natoli, Carlo Rosselli, Fernando De Rosa, Luigi Campolonghi, Emilio Lussu.

Ricevuto: 10-03-2013

Biografia autore

  • Nicola del Corno, Facoltà di Studi umanistici dell’Università degli Studi di Milano.

    Nicola Del Corno insegna Storia delle dottrine politiche e Storia del pensiero politico contemporaneo presso la Facoltà di Studi umanistici dell’Università degli Studi di Milano. Si è occupato principalmente di pensiero politico italiano e spagnolo tra XIX e XX secolo. Tra le sue pubblicazioni: Gli “scritti sani”. Dottrina e propaganda della reazione italiana dalla Restaurazione all’Unità (Milano, 1992); La formazione dell’opinione pubblica e la libertà di stampa nella pubblicistica reazionaria del Risorgimento, 1831-1847 (Firenze, 1997); Libertà, tolleranza e comunità politica. Il liberalismo di Ruggiero Bonghi (Milano, 2004) e la curatela di Carlo Rosselli: gli anni della formazione e Milano (Milano, 2010).

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Pubblicato

2014-07-15