Gli italiani e la Guerra de la Independencia: un’incursione di metodo nelle carte di Princeton del viceré Eugenio

Autori

  • Silvia Bobbi Università degli Studi di Milano

Parole chiave:

Regno d’Italia, Guerra de la Independencia, memorialistica, Beauharnais Collection, military effectiveness

Abstract

L’articolo affronta la dettagliata analisi di un singolo episodio bellico in cui si trovarono impegnate le truppe del Regno d’Italia nel corso della Guerra de la Independencia in Catalogna, allo scopo di evidenziare dal punto di vista metodologico come l’utilizzo della sola memorialistica dei reduci, e in particolare delle opere di Antonio Lissoni e di Camillo Vacani, non sia affatto sufficiente, nell’ideologicamente scivoloso campo della storia militare, al fine di ricostruire con genuina aderenza ai fatti gli accadimenti, anche qualora messa a confronto con la documentazione disponibile conservata nel fondo Ministero della Guerra dell’Archivio di Stato di Milano, a causa dal diverso grado di retorica proprio dei singoli estensori. Si tratta di un problema che assume particolare rilievo sul piano di analisi dell’efficacia militare (military effectiveness) e a cui occorre ovviare comparando tutte le fonti disponibili. A tal fine si è utilizzata la documentazione della Beauharnais Collection, conservata presso la Manuscripts Division del Department of Rare Books and Special Collections dell’Università di Princeton, nel New Jersey, la cui consultazione è attualmente assai trascurata dagli storici, soprattutto europei, e la cui peculiarità consiste nel rappresentare lo stesso punto di vista del viceré, per cui l’analisi dell’efficacia in campo rappresentava una priorità. Si dimostra come la comparazione delle fonti disponibili, nessuna esclusa, possa contribuire a ricostruirne la genesi e a stabilire tra esse una gerarchia d’attendibilità.

Ricevuto: 03-10-2011

Biografia autore

  • Silvia Bobbi, Università degli Studi di Milano

    Silvia Bobbi, ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze della storia dell’Università degli Studi di Milano, insegna Storia delle istituzioni politiche nello stesso ateneo. Dal 2003 membro della redazione di “Società e storia”, ha pubblicato, fra le altre cose, Il soldato in casa: Alloggi militari, istituzioni e proprietari nella Lombardia napoleonica, in La formazione del primo Stato italiano e Milano capitale 1802-1814, a cura di A. Robbiati Bianchi, Milano, Istituto Lombardo-Accademia di scienze e lettere, 2006, pp. 527-550; La Milano dei Fé. Appalti e opere pubbliche nel Settecento, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2006; Antonio Cossoni (1756-1849): un grande direttore di Acque e Strade, in “Le Carte e la Storia”, 2009, n. 1, pp. 26-31.

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Pubblicato

2011-12-30