Dalla parte del re. La Santa Sede di fronte alla questione catalana e basca nei primi tre decenni del Novecento

Autori

  • Alfonso Botti Università di Modena e Reggio Emilia

Parole chiave:

Santa Sede, nazionalismo basco, nazionalismo catalano, Pio XI, Primo de Rivera

Abstract

Alla luce delle relazioni dei nunzi, di altra documentazione degli archivi vaticani e della storiografia sull’argomento, l’articolo esamina l’atteggiamento della Santa Sede nei confronti della nascita e lo sviluppo del nazionalismo basco e catalano. Due movimenti in cui le lingue basca e catalana erano di fondamentale importanza. Il Segretario di Stato e i pontefici erano costantemente informati sulla situazione nei Paesi Baschi e in Catalogna; approvarono l’uso delle due lingue per la predicazione; ritennero la penetrazione del nazionalismo basco e catalano nel clero un processo di politicizzazione, criticandolo apertamente dal 1913, senza adottare lo stesso atteggiamento nei confronti del clero spagnolo, che non era meno politicizzato. L’articolo mostra che durante i tre decenni esaminati la Santa Sede condivise la visione unitaria della Spagna propria della monarchia e il timore che l’autonomia fosse l’anticamera dell’indipendenza.

Biografia autore

Alfonso Botti, Università di Modena e Reggio Emilia

Alfonso Botti è professore ordinario di Storia con presso il Dipartimento di studi linguistici e culturali dell’Università di Modena e Reggio Emilia condirettore di “Spagna contemporanea”. La sua  bibliografia è reperibile sul sito www.spagnacontemporanea.it/botti

Pubblicato

2017-12-29 — Aggiornato il 2017-12-29

Come citare

[1]
A. Botti, «Dalla parte del re. La Santa Sede di fronte alla questione catalana e basca nei primi tre decenni del Novecento», Spagna contemporanea, n. 52, pagg. 7-59, dic. 2017.

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